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MAGGIOLINI AL FUORISALONE 2015

#designer200yearsago

Dal 13 al 19 aprile, Galleria San Fedele, Milano
Ingresso libero

IL CELEBRE LABORATORIO DI GIUSEPPE MAGGIOLINI:
PRIMO BRAND DI DESIGN A MILANO A FINE SETTECENTO

Lo storico ebanista lombardo Giuseppe Maggiolini, primo designer ante litteram, protagonista di una mostra al Fuorisalone. Quindici opere selezionate più un corpus di progetti e disegni che rappresentano al meglio il suo straordinario percorso creativo tra metà Settecento e gli inizi dell’Ottocento, primo esempio di design e organizzazione moderna dell’artigianato d’arte. Restaurato ed esposto per la prima volta al pubblico un prezioso tavolo scrittoio conservato per venti anni nell’appartamento privato del Sindaco a Palazzo Marino.

Il Fuorisalone 2015 si arricchisce di un evento unico nel suo genere: l’esposizione del primo designer ante litteram della storia del mobile, l’ebanista lombardo Giuseppe Maggiolini (Parabiago 1738-1814), del suo celebre laboratorio e delle sue opere più significative, provenienti da collezioni pubbliche e private, molte delle quali esposte per la prima volta. Il risultato è un appuntamento destinato a restare un punto fermo negli studi su questo straordinario artefice.

La mostra si terrà dal 14 al 19 aprile presso la Galleria San Fedele a Milano in via Ulrico Hoepli, 3a-b, dalle ore 10 alle 19 con orario continuato. Lunedì 13 aprile alle ore 16 si terrà la preview dell’evento aperta alla stampa, con il curatore Giuseppe Beretti. L’inaugurazione ufficiale della mostra con apertura al pubblico è prevista per martedì 14 alle ore 17.

Ebanista e intarsiatore d’eccezione, in oltre cinquant’anni di attività Maggiolini progettò e realizzò mobili – ricercatissimi fin da allora – che furono appannaggio della corte asburgica alla fine del Settecento, di quella napoleonica all’inizio dell’Ottocento, nonché della più colta e ambiziosa società milanese dell’età dei Lumi.

La novità e la genialità di Maggiolini consistono nell’essere riuscito a coniugare un mestiere antichissimo come l’intarsio ligneo – di cui fu un autentico virtuoso – con criteri e schemi produttivi straordinariamente innovativi e ancora oggi attuali. Di fatto fu un precursore del moderno design industriale, perché con estrema lucidità intuì che la sua abilità artigianale aveva bisogno di invenzioni formali, di progetti, e che doveva ottenerli dai migliori artisti del suo tempo, che a loro volta fecero a gara per fornirglieli.

Nacque così, più di 200 anni fa, il “Mobile Maggiolini”: un brand da mostrare come segno di status sociale, economico e culturale, che anticipa di due secoli il piacere del possesso di un must del design industriale moderno e contemporaneo.

Un’attività documentata da opere straordinarie e dallo sterminato Fondo Maggiolini dei disegni di Bottega, conservato nel Castello Sforzesco di Milano: un unicum in tutta la storia del mobile europeo, con oltre duemila disegni in cui spiccano fogli di artisti del calibro di Andrea Appiani, Giocondo Albertolli, Agostino Gerli, Giuseppe Levati, Agostino Comerio. Questo prezioso materiale è stato raccolto e studiato da Giuseppe Beretti e Alvar González-Palacios nel volume Maggiolini. Catalogo ragionato dei disegni edito nel 2014 in occasione del bicentenario della morte dell’artista.
La ricchezza delle opere di Maggiolini, troppo spesso relegata nella categoria del “mobile antico”, è ancora attualissima. Non a caso in asta alcuni dei suoi capolavori hanno ampiamente superato come valore il milione di euro.

La presenza al Fuorisalone 2015, attraverso la selezione delle opere più significative che coprono tutto l’arco cronologico della sua produzione dagli esordi rococò sino alle opere di epoca napoleonica, ricostruisce questo percorso ancora poco noto ai non addetti ai lavori. Ad arricchire l’esposizione interviene lo straordinario materiale grafico del Fondo, che accompagna le opere, grazie a un allestimento fotografico attentamente studiato, in un serrato dialogo tra progetto e mobile.

Le opere scelte dal curatore sono di assoluta rilevanza. Comprendono rari capolavori per lo più inediti: una commode rococò che Maggiolini eseguì a vent’anni, le due commodes per il banchiere Antonio Greppi su cartoni di Andrea Appiani – per la prima volta riunite in una esposizione – del 1777, le monumentali commodes Sola Busca disegnate da Giocondo Albertolli, del 1789, probabilmente il capolavoro di tutta la sua carriera, e ancora una coppia di commodes del 1804 che coniugano il suo inconfondibile stile col gusto impero della corte di Napoleone.

Collocata all’interno delle manifestazioni ufficiali del Fuorisalone, la mostra sarà anche un’opportunità conoscitiva eccezionale per le nuove generazioni di designer che da tutto il mondo si ritrovano per quest’occasione a Milano e che cominciano a riscoprire gli antichi mestieri dell’artigianato d’arte italiano e la loro storia come un inestimabile valore aggiunto per il futuro del mobile.

“Maggiolini al Fuorisalone” nasce dall’incontro fra diverse realtà di spicco del panorama milanese, tutte coinvolte nell’organizzazione dell’evento.
La mostra, curata da Giuseppe Beretti, prodotta dall’impresa cooperativa Di Mano in Mano e coordinata dall’Ente di formazione CorsiArte, vede la partecipazione anche della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte.

L’evento è inoltre realizzato in collaborazione con le Raccolte d’Arte Applicata del Comune di Milano, che ha concesso anche il prestito di alcuni importanti arredi mai esposti prima.

Tra questi il tavolo scrittoio conservato per più di vent’anni nell’appartamento privato del Sindaco a Palazzo Marino, per la prima volta accessibile al pubblico e visibile in una mostra: un importante recupero per la cittadinanza ad opera della giunta Pisapia che ha reso possibile l’operazione stanziando i fondi necessari al restauro del mobile prima di restituirlo definitivamente alla comunità che potrà ammirarlo, dopo il Fuorisalone, nella galleria espositiva del Castello Sforzesco.

Per tutta la durata della manifestazione saranno organizzate visite guidate a cura di CorsiArte, con partenza ogni ora. Il materiale esplicativo è in italiano e in inglese.

Sabato 18 aprile presso l’auditorium della galleria si terrà un seminario di approfondimento, aperto al pubblico, sulla figura e l’arte di Giuseppe Maggiolini nel contesto della storia delle arti decorative italiane, preceduto da un intervento del sociologo Ennio Ripamonti che illustrerà un Case History di impreditorialità sociale.
Il catalogo, edito da Inlimine edizioni (pp.140, in vendita in mostra al prezzo speciale di 20 euro), raccoglie  contributi critici di Sandrina Bandera, Direttore del Polo Museale della Lombardia, di Francesca Tasso, Conservatore Responsabile delle Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco di Milano, di Giuseppe Beretti ed è corredato da schede ragionate delle opere presenti in mostra.

Giuseppe Beretti, storico delle arti decorative, è riconosciuto come il maggiore specialista di Giuseppe Maggiolini. Già autore di due volumi sugli arredi dell’ebanista settecentesco, ha pubblicato fondamentali testi per la conoscenza della storia del mobile italiano e delle arti decorative lombarde. Recentemente ha realizzato il repertorio del Fondo Maggiolini delle Civiche Raccolte d’Arte di Milano, in collaborazione con Alvar González-Palacios. Da oltre vent’anni affianca all’attività di ricerca l’impegno nel laboratorio di restauro del mobile d’arte italiano che porta il suo nome.
Dal 2005 ha preso il via l’esperienza della casa editrice Inlimine, dedicata alla storia delle arti decorative italiane. Dal 2014 è professore a contratto presso la cattedra di Storia della critica d’arte dell’Università degli studi di Milano dove tiene un corso sulla Storia del mobile italiano.

Maggiolini Fuorisalone

Giuseppe Levati, Progetti di tripode per la corte di San Pietroburgo (1784 ca) Milano, Raccolte d’Arte del Comune di Milano, Gabinetto dei disegni, Fondo Maggiolini

Maggiolini Fuorisalone

Giuseppe Maggiolini, Tarsia in legni policromi da un disegno di Andrea Appiani (1790 ca.)

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Giuseppe Maggiolini, piccolo tavolo tondo, collezione privata

Event Focus

APERTURA ALLA STAMPA

Lunedì 13 aprile alle ore 16
Apertura straordinaria della mostra alla stampa e agli organi istituzionali con il curatore Giuseppe Beretti e visita guidata dedicata

INAUGURAZIONE

Martedì 14 alle ore 17 
Inaugurazione della mostra con buffet e cocktail di benvenuto

VISITE GUIDATE

Da mercoledì 15 a domenica 19 aprile
Guide esperte vi accompagneranno nel percorso espositivo alla scoperta di straordinari capolavori della storia del mobile, per scoprire le radici del moderno design

CONFERENZA

Sabato 18 aprile alle ore 16
Incontro di approfondimento sulla figura e l’arte di Giuseppe Maggiolini nel contesto della storia delle arti decorative italiane (presso l’auditorium della galleria) preceduto da un intervento del sociologo Ennio Ripamonti che illustrerà un Case History di imprenditorialità sociale.

Programma

Per tutta la durata della mostra sono organizzate visite guidate gratuite a cui è possibile partecipare sia recandosi direttamente in loco senza prenotazione, sia riservando un posto via e-mail all’indirizzo
prenotazioni@maggiolinifuorisalone.it, compilando l’apposito form  di registrazione oppure chiamando il numero 331/7797523
La mostra sarà aperta al pubblico dall’inaugurazione di martedì 14 aprile fino a domenica 19 aprile con i seguenti orari:

  • 14 aprile ore 17:00 – 19:00
  • 15-18 aprile ore 10:00 – 19:00
  • 19 aprile ore 11:00 – 18:00
  • ore 16:00 Lunedì 13 aprile

    Preview e apertura alla stampa

  • ore 17:00 – 19:00 Martedì 14 aprile

    Inaugurazione ufficiale dell’evento con rinfresco

  • 10:00 – 19:00 Mercoledì 15 aprile

    Apertura al pubblico e visite guidate con personale specializzato

  • 10:00 – 19:00 Giovedì 16 aprile

    Apertura al pubblico e visite guidate con personale specializzato

  • 10:00 – 19:00 Venerdì 17 aprile

    Apertura al pubblico e visite guidate con personale specializzato

  • 10:00 – 19:00 Sabato 18 aprile

    Apertura al pubblico e visite guidate con personale specializzato.
    Alle ore 16 conferenza di Giuseppe Beretti e un Case History di imprenditorialità sociale illustrato da Ennio Ripamonti

  • 11:00 – 18:00 Domenica 19 aprile

    Apertura al pubblico e visite guidate con personale specializzato

Maggiolini Fuorisalone

Giuseppe Maggiolini, Tarsia lignea con l’allegoria dell’Ebrezza su disegno di Andrea Appiani (1789)

Registrazione

Maggiolini Fuorisalone

Giuseppe Levati, Cineseria (1773) Milano, Raccolte d’Arte del Comune di Milano, Gabinetto dei disegni, Fondo Maggiolini

Per partecipare alle gratuite visite guidate con prenotazione è possibile registrarsi compilando il form sottostante. La segreteria vi contatterà per la scelta delle disponibilità nei seguenti giorni e orari: 15-17 aprile ore 10:30 – 12:00 – 15:30 – 17:00, 18 aprile ore 10:30 – 12:00 – 15:30 – 18:00, 19 aprile ore 11:30 – 12:30 – 15:00 – 16:30

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Il catalogo

catalogo mostra maggioliniCatalogo della mostra “Maggiolini al Fuorisalone”. Milano, Galleria San Fedele, 13 aprile – 19 aprile 2015. A cura di Giuseppe Beretti, Sandrina Bandera, Francesca Tasso. Schede di Giuseppe Beretti, Enrico Sala, Valentina Santini, Paola Tomezzoli, Alessandro Wegher. Illustrazioni e tavole in bianco e nero ed a colori.

In Limine, 2015. Brossura.

Per acquistare il catalogo scrivere a: info@giuseppeberetti.com

Franco Cologni per Maggiolini

Tra le mie convinzioni più incontrovertibili vi è quella che il design sia una ricchezza che nasce dal territorio italiano, dalla nostra cultura della bellezza e del ben vivere, e che ne rappresenta un’espressione caratteristica e unica, trasversale rispetto ai settori cui si applica. continua a leggere

La Galleria San Fedele

Dopo il rientro dei gesuiti in Milano avvenuto nel 1946, la Galleria San Fedele, fondata dal padre gesuita Arcangelo Favaro nel 1949, s’inserisce nella cultura milanese del secondo dopoguerra, come uno tra i tentativi più coerenti di promuovere l’arte contemporanea, al di là di ogni credo religioso o ideologico. La Chiesa deve trovare un accordo con la cultura contemporanea, è invitata a dialogare, a confrontarsi. Non può rinchiudersi in cittadelle difensive, nella nostalgia di un potere perduto. continua a leggere

RASSEGNA STAMPA - Antiquariato, n. 405, aprile 2015

Anna Orlando
Tutti i deisegni di Maggiolini, intervista a Giuseppe Beretti, pp. 16-17
Antiquariato, n. 405, aprile 2015
«Come si distingue un “Maggiolini” da un generico mobile neoclassico lombardo? LO si riconosce dalla qualità dell’intarsio e dal preciso gusto compositivo. E poi soprattutto dall’aderenza ai modelli della bottega. Con la schedatura integrale del Fondo Maggiolini del Castello Sforzesco di Milano abbiamo un ricchissimo repertorio grafico con disegni, schizzi e progetti con appunti autografi, che consente di seguire i modelli anno per anno e individuare i committenti. Circa un terzo dei fogli sono collegabili a mobili noti…» leggi tutta la rasssegna

RASSEGNA STAMPA - Il Giornale dell'Arte, aprile 2015

Ada Masoero
Il design milanese inizia da Maggiolini
Il Giornale dell’Arte, aprile 2015
«Il primo brand di design di Milano ha più di 200 anni. Non di un refuso si tratta ma di una realtà storica, perché fu Giuseppe Maggiolini a intuire per primo l’importanza di supportare la sua sapienza di intarsiatore con invenzioni formali di artisti rinomati (che, va detto, facevano a gara per fornirglieli). Maggiolini fu subito premiato: le sue creazioni furono un must per la corte asburgica, alla fine del Settecento, e poi per quella napoleonica e per l’entourage dell’aristocrazia e dell’alta borghesia, non solo lombarda…» leggi tutta la rasssegna

RASSEGNA STAMPA - Corriere della Sera, Sette, 10 aprile 2015

Manuela Croci
Quando il dettaglio è prezioso
Corriere della Sera, Sette, 10 aprile 2015
«La centralissima Galleria San Fedele è invece la sede scelta per Maggiolini al fuorisalone, esposizione con opere dello storico ebanista lombardo…» leggi tutta la rasssegna

RASSEGNA STAMPA - Libero, Cultura, 12 aprile 2015

Vera Agosti
Maggiolini, maestro dell’intarsio col trumeau da 2 milioni di euro, p. 25
Libero, Cultura, 12 aprile 2015
«Il Fuorisalone dedica una mostra all’artista settecentesco. Ebanista al servizio di Bonaparte, griffò arredi dal valore inestimabile. L’esposizione è un’occasione unica per il pubblico, che potrà ammirare capolavori appartenenti a privati e solitamente rinchiusi nelle loro collezioni, aggiudicati in asta ad oltre un milione di euro, nonché numerosi tesori del Comune di Milano, solitamente non esposti perché tenuti nei depositi o negli appartamenti comunali. Tra di essi lo scrittoio appositamente restaurato, conservato per vent’anni nell’appartamento privato del Sindaco a palazzo marino e che dopo la mostra arriverà finalmente in permanenza nella galleria espositiva del castello Sforzesco. Accanto alle 15 opere selezionate che offrono un excursus cronologico del lavoro di Maggiolini, i progetti e i disegni originali relativi che provengono dallo sterminato Fondo Maggiolini dei disegni di bottega del Castello Sforzesco…» leggi tutta la rasssegna

RASSEGNA STAMPA - Il Giornale, Milano Album, 13 aprile 2015

Mimmo Di Marzio
Tra i capolavori di Maggiolini spunta la scrivania di Pisapia, p. 5
Il Giornale, Milano Album, 13 aprile 2015
«Una piccola grande chicca, l’esposizione a cura di Giuseppe Beretti e prodotta dall’impresa cooperative Di Mano in Mano, con il coordinamento dell’Ente di formazione CorsiArte. Il titolo poi è suggestivo e cade a pennello nello spumeggiante palinsesto della settimana del mobile: “maggiolini al fuorisalone, primo brand di design di fine Settecento”… Maggiolini rappresenta la firma più prestigiosa dell’antica arte dell’intarsio che, nel caso dell’ebanisteria, prevede unicamente l’uso di legnami di altissima qualità. I suoi cassettoni, comodini, stipi, cofanetti e scatole-scrigno sono tra gli elementi di arredo…» leggi tutta la rasssegna

RASSEGNA STAMPA - Il Giorno, Società cultura / spettacoli, 14 aprile 2015

Luisa Ciuni
Quell’artigiano dei Lumi. Maggiolini e i suoi mobili, p. XX
Il Giorno, Società cultura / spettacoli, 14 aprile 2015
«L’esposizione si giova di un allestimento contemporaneo che mira a far comprendere come nell’unione fra Maggiolini e i disegnatori di quelli che sarebbero diventati intarsi si stabilì man mano un rapporto così forte da somigliare a quello che contraddistingue il design e gli architetti. Ogni mobile è esposto con la cura di mostrare accanto il disegno che l’ebanista fece realizzare per poi riportarlo nel legno. Si notano l’esattezza eccezionale dei lavori, lo scambio fra disegno e tarsia, le indicazioni di pugno di Maggiolini sui colori, i dettagli, le commissioni da eseguire…» leggi tutta la rasssegna

RASSEGNA STAMPA - Corriere della Sera, Design, 14 aprile 2015

Carlotta Lombardo
Maggiolini, l’uomo che ricamò il legno, p. 58
Corriere della Sera, Design, 14 aprile 2015
«Ma che ci fa il Maggiolini tra gli appuntamenti alla Milano Design Week? “L’ebanista – spiega Vittoria Bodini, direttore generale di CorsiArte, tra gli organizzatori della mostra, insieme al Comune di Milano – è il primo designer ante litteram. È stato lui a capire per primo e in pieno Settecento che per sfondare non gli era più sufficiente la maestria artigianale: doveva lavorare su progetto. Maggiolini ha coniugato un mestiere antichissimo, l’intarsio ligneo del Rinascimento con criteri e schemi produttivi straordinariamente innovativi e ancora attuali. Con lucidità ha intuito che l’abilità manuale aveva bisogno di invenzioni formali e di progetti dei migliori artisti del momento: Appiani, Albertolli, Gerli e Levati. Per questo i suoi mobili sono il primo brand di design mai esistito.Suo è il concetto di etichetta. Dell’idea, cioè, che la firma fosse una garanzia di qualità…»

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RASSEGNA STAMPA - Corriere della Sera, Cultura&Tempo libero, 15 aprile 2015

Carla Vanzetto
I mobili gioiello di Maggiolini artigiano-designer ante litteram, p. 15
Corriere della Sera, Cultura&Tempo libero, 15 aprile 2015
«Mobili antichi? Non scherziamo. Qui siamo davanti a dei capolavori, che anche il mercato riconosce come tali…Pezzi autentici Maggiolini al mondo ne sono rimasti un centinaio, moltissimi in collezione privata e dunque invisibili ai più. Eccezionale allora vederne riuniti 15 in un colpo solo nella mostra “Maggiolini al Fuorisalone”, curata da Giuseppe Beretti… Una mostra che svela anche i processi di realizzazione degli arredi intarsiati, perché li accosta alle riproduzioni fotografiche dei disegni preparatori, conservati nel Fondo Maggiolini del Castello Sforzesco….Maggiolini li traduceva in pratica… Acuto  ricercatore di tendenze che intuisce l’evolversi del gusto e lo fiancheggia…» leggi tutta la rasssegna

RASSEGNA WEB - Il Giornale, 13 aprile 2015

http://www.ilgiornale.it/news/milano/i-capolavori-maggiolini-spunta-scrivania-pisapia-1115712.html

RASSEGNA WEB - InItalia, 14 aprile 2015

RASSEGNA WEB - Liquida, aprile 2015

http://www.liquida.it/castello-sforzesco/?coolbox=0_99_0_33302373

http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2015-04-15/fuorisalone-nostre-scelte-144849.shtml?uuid=ABUhAtPD

Tutta la Rassegna Stampa e Web

Il Mobile "ritrovato"

Maggiolini,-Commode-Serra-2

La Commode Serra, 1784

«Ecco, disse il Marchese Serra, questo è l’artista che deve fare il mio canterano; e pregò Maggiolini che gli facesse fare il disegno raccomandandosi solamente che lo si facesse il più ricco che fosse possibile»
(G.A. Mezzanzanica, Genio e Lavoro, 1878, p. 55)

«Ecco, questa è la ricostruzione in 3D della Commode Serra, di cui rimane solo la foto, scattata nel 1874, pubblicata nel 1878, poiché del mobile si sono perse le tracce»
(mobile realizzato da ©2015 Davvero, Rendering 3D)

Organizzatori

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Da anni si occupa di antiquariato, modernariato, arte e design. L’efficienza imprenditoriale si intreccia alla responsabilità sociale, con un sostegno concreto a chi si trova escluso da mondo del lavoro, attraverso inserimenti lavorativi e percorsi di formazione professionale promossi in collaborazione con enti pubblici e privati. Di Mano in Mano riserva una particolare attenzione al recupero e alla valorizzazione dei mestieri d’arte.
www.dimanoinmano.it
www.anticonline.it

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Fondata a Milano nel 1995, promuove iniziative finalizzate a un “nuovo Rinascimento” dei mestieri d’arte rivolte soprattutto ai giovani per formare nuove generazioni di Maestri d’Arte. A questo scopo sostiene e realizza iniziative culturali, scientifiche e divulgative, collane editoriali. Con il progetto “Una scuola un lavoro” sostiene tirocini formativi per l’inserimento lavorativo dei giovani nelle eccellenze dell’artigianato d’arte italiano.
www.fondazionecologni.it

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Dal 1994 unica scuola italiana di qualificazione professionale in tutti i settori della storia dell’arte antica, moderna e contemporanea, dalla pittura alle arti decorative: mobili, design, fotografia, ceramica, argenti, gioielli, vetri, tappeti e arti tessili. La scuola propone un percorso culturale completo, strutturato e sistematico che porta alla formazione di diverse figure professionali nel campo dell’arte, fornendo un patrimonio di conoscenze storico-artistiche e tecnico-diagnostiche unico nel suo genere.
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Dal 1990 Giuseppe Beretti ha sviluppato, a latere dell’attività di restauro del mobile d’arte italiano, una costante attività di studio e ricerca promuovendo mostre, pubblicando articoli e libri. Dal 2005 ha preso il via l’esperienza della casa editrice Inlimine, dedicata alla storia delle arti decorative italiane. Dal 2014 è professore a contratto presso la cattedra di storia della critica d’arte dell’università degli studi di Milano dove tiene un corso sulla storia del mobile italiano.
www.giuseppeberetti.com

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Come arrivare

GALLERIA SAN FEDELE

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(MM linea 1 rossa e linea 3 gialla, fermata Duomo)

Contatti

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Fedora Sinnone tel. 02/36531594 – 331/7797523

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A cura di: Giuseppe Beretti | Produzione: Di Mano in Mano | Coordinamento – Comunicazione – Ufficio stampa: CorsiArte – Antiquaria Moderna Contemporanea
Organizzazione: CorsiArte – Antiquaria Moderna Contemporanea, Di Mano in Mano, LaboratorioBeretti, Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte